Death Note Wiki
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Mello (メロ, Mero) è il più grande dei successori di Elle, è cresciuto alla Wammy's House— l'orfanotrofio di Quillsh Wammy per bambini dotati a Winchester, Inghilterra. Quando Roger decide che Mello deve lavorare con Near, Mello rifiuta, dicendo che collaborare con qualcuno è come esserne considerato il secondo. Lascia l'orfanotrofio poco dopo, dicendo che troverà la sua strada e infine cerca aiuto nella Mafia.

Aspetto[]

Mello ha i capelli biondi e gli occhi blu. Successivamente, guadagna una cicatrice sul lato sinistro della faccia, dopo aver creato un esplosione nel covo della mafia al fine di sfuggire alla cattura. In generale, Mello indossa vestiti di cuoio scuro. Nel manga indossa una corona del rosario e un braccialetto con una croce. Nell'anime, la croce è stata cambiata in un bastone. Ha con sé anche un'arma; nel manga, l'arma ha una croce annessa ad una catena che è collegata al manico.

Storia[]

Quattro anni dopo la morte di Elle, Mello viene a sapere del Death Note da Matt, un membro dell'SPK che comincia a passare informazioni a Mello sin da subito. Mello ottiene un Death Note dalla Task Force Giapponese: infatti ha fatto rapire dalla Mafia la figlia di Soichiro Yagami, il quale è costretto a scambiarla con il Death Note. Dopo aver vinto in astuzia Kira, la Mafia di Mello comincia a pianificare il suo utilizzo. Nonostante ciò, Light scopre la posizione precisa del covo grazie agli Occhi dello Shinigami di Misa: scopre l'identità della persona con il Death Note, ovvero Jack Neylon, e utilizza l'altro Death Note per obbligare Neylon a comunicargli la sua posizione.

Intanto, lo Shinigami Shidoh, il proprietario originale del Death Note in mano alla Mafia, scopre dove si trova Mello. Shidoh e Mello fanno un patto: Mello dà a Shidoh del cioccolato e Shidoh informa Mello che due regole scritte sul Death Note sono in realtà false: in particolare, la regola dei tredici giorni. Mello quindi capisce che Kira ha usato queste regole false per indurre con l'inganno la polizia giapponese a pensare che sia innocente.

Light nel frattempo invia una squadra SWAT a fare un'incursione nel covo della Mafia, obbligando Mello ad un confronto faccia a faccia con Soichiro Yagami, che adesso possiede gli Occhi dello Shinigami. Mello rivela che l'edificio è attrezzato con ordigni pronti ad esplodere, ma Yagami vede il nome di Mello: Mihael Keehl. Mello rimane scioccato sentendo il suo nome e, quando un membro della Mafia aggredisce Soichiro, ferendolo mortalmente, Mello detona gli ordigni. Mello riesce a sopravvivere all'esplosione e sfuggire alla polizia, ma il suo volto viene sfregiato dalle ustioni riportate.

Egli ricompare a casa di Halle Lidner, che aveva già precedentemente fornito informazioni a Mello sull'avanzamento delle indagini dell'SPK. Con Lidner sotto tiro, Mello entra alla sede centrale dell'SPK per recuperare una sua foto in possesso di Near. Quando Near dice a Mello che gli è stato utile, Mello si arrabbia e punta la sua pistola contro Near, affermando di non essere un suo strumento da utilizzare per risolvere un indovinello. I membri dell'SPK presenti puntano le loro pistole contro Mello. A questo punto interviene Lidner dicendo che se Mello sparasse a Near, essi lo ucciderebbero e quindi Kira stesso ne risulterebbe vincitore. Mello abbassa la pistola e Near gli consegna la foto. Come per pagare subito il suo debito con Near che gli ha restituito la foto, Mello gli dice circa l'esistenza degli Shinigami e delle due regole false. Prima di andarsene, lui e Near promettono l'un l'altro di dare inizio alla gara per chi catturerà per primo Kira.

Mello poi chiama Matt, un vecchio amico della Wammy's House, e gli chiede di spiare Misa Amane. Dopo aver appreso che Light è Kira e che Near avrebbe cercato di arrestarlo, Mello rapisce Kiyomi Takada: Matt distrae le guardie del corpo di Takada con un'esplosione e Mello, coperto in volto da un casco, le offre di portarla al sicuro e la fa salire sulla sua motocicletta e nella confusione, Takada accetta. Tuttavia, quando riconosce Mello è già troppo tardi. Mello riesce a fuggire dalla guardie del corpo che lo inseguivano e poi rinchiude Takada in un camion per le consegne. Mello si traveste da fattorino e dice a Takada di spogliarsi, permettendole di coprirsi solo con una coperta: ciò le permette di nascondere un pezzo di carta del Death Note che aveva nascosto nei suoi vestiti in caso di necessità.

Mentre guida, Mello vede in una televisione portatile che Matt è stato catturato dalle guardie del corpo di Takada ed è stato ucciso; rivolto quindi a Matt, si scusa.

Takada, che aveva saputo il nome di Mello da Light, usa il foglio del Death Note per uccidere Mello. Mikami nel frattempo recupera il suo Death Note per ucciderla, non capendo però che Light l'ha già uccisa con un pezzo di carta del Death Note che tiene nascosto nel suo orologio al polso. Grazie a ciò, l'SPK viene a sapere della posizione del vero Death Note di Mikami e con questa informazione riuscirà poi a sconfiggere Kira.

Near dirà che Mello aveva capito di non poter essere all'altezza del loro predecessore e aveva quindi collaborato con lui fino, e anche dopo, la sua morte. Near riflette su questo durante il confronto finale con Light e riconosce a Mello l'importante ruolo che ha avuto nel permettergli di scoprire l'identità di Kira. Halle Lidner riterrà inoltre che Mello sapeva che sarebbe dovuto morire poiché sapeva che l'unico modo per ottenere la posizione del vero Death Note di Mikami fosse di costringerlo ad uccidere qualcuno per un bisogno immediato. Tuttavia Near non è d'accordo.

Another Note: Il serial killer di Los Angeles[]

Mello è anche l'autore del romanzo spin-off Another Note: Il serial killer di Los Angeles, in cui racconta del caso più intricato risolto da Elle.

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